339 8073604 lun-ven 09:00/18:00
Collegamenti utili: logo federfarma     logo ministero della salute

Spedizioni in 24/72h
GRATUITE IN TUTTA ITALIA

per ordini superiori a 49€

Patologie oculari: le più comuni problematiche dell’occhio.

25 January 2021

Occhi rossi, secchi o che bruciano, congiuntivite o orzaiolo: a chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di soffrire di questi disturbi oculari? Alcuni vanno via da soli, o sono facili da trattare in casa, altri hanno bisogno di cure specialistiche o del consiglio attento del farmacista.

In ogni caso si tratta di autentici sintomi oculari che non andrebbero mai sottovalutati, ma di cosa parliamo nello specifico?

L’occhio rosso è causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni dell'occhio ed è un disturbo molto frequente che colpisce adulti e bambini.

Leggendo, trascorrendo ore davanti al PC o guidando per lunghe distanze, gli occhi si stancano e irrimediabilmente arrossiscono. Si può distinguere un arrossamento di tipo transitorio, di breve durata, che non comporta conseguenze preoccupanti, da un arrossamento di tipo ricorrente e persistente che ha bisogno, invece, del parere esperto di uno specialista. In questi casi è opportuno lasciare a riposo l’occhio evitando l’utilizzo di lenti a contatto.

Si può alleviare il fastidio applicando all’occorrenza della garza sterile imbevuta di infuso alla camomilla, viste le sue proprietà decongestionanti e lenitive, o, più nello specifico, sono consigliabili gocce oculari a base di eufrasia, con azione antinfiammatoria locale come Le Gocce Oculari Idratanti E Lenitive De La Farmacia Candelori. In pratiche fiale sterili, le gocce sono indicate per un uso frequente in caso di arrossamenti e affaticamento causati da fattori ambientali o in seguito all’uso prolungato di lenti a contatto.

Un altro valido aiuto per chi lavora molte ore al pc e, a fine giornata, sente gli occhi pesanti, stanchi o che bruciano è l’integratore Visio Complex con Vitamina C, Vitamina E, Selenio e Zinco che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo e insieme al DHA contribuiscono al mantenimento della capacità visiva normale.

Gli occhi rossi potrebbero, però, essere anche sintomo di un’altra condizione dell’occhio come la congiuntivite.

La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, ossia la membrana trasparente che ricopre la parte bianca dell’occhio. Esistono due diverse forme di congiuntivite: la congiuntivite infettiva, causata da infezioni batteriche o virali, e quella allergica, causata da una reazione allergica ad uno agente esterno come polvere o polline. Entrambe le forme causano arrossamento, prurito e sensazione di sabbia negli occhi, comparsa di una secrezione e talvolta fotofobia, ovvero l’intolleranza alla luce intensa. Nella congiuntivite infettiva, la secrezione è purulenta e a volte, al mattino, le palpebre possono risultare appiccicose. Nella congiuntivite allergica, la secrezione è, invece, trasparente e le palpebre sono spesso gonfie.

In caso di congiuntivite da agenti esterni si consigliano farmaci a base di tetrizolina e naftazolina con applicazione 3 volte al giorno per cinque o più giorni. Nel trattamento delle congiuntiviti infettive è consigliabile l'uso di pomate oftalmiche, più efficaci perché presentano una maggiore adesione alla congiuntiva.

Altra condizione di malessere in cui si può incorrere è la secchezza oculare. Questo accade quando l’occhio non produce lacrime a sufficienza (ipolacrimia) o se queste evaporano troppo velocemente (dislacrimia). Questo disturbo è una vera e propria sindrome che causa numerosi fastidi come visione offuscata, secchezza degli occhi, gonfiore, arrossamento.

Si denota che le donne, specialmente tra i 40 ed i 60 anni, soffrono più frequentemente di secchezza oculare. Molto probabilmente la sua maggiore incidenza è dovuta agli squilibri ormonali che avvengono durante la menopausa; così come nei giovani, un prolungato uso di lenti a contatto, può risultare dannoso per gli occhi e renderli secchi.

In caso di occhio secco si consiglia l'uso di acido ialuronico per uso oftalmico 2-3 volte al giorno al bisogno.

Efficace alleato: Eumill DRYREPAIR. La presenza di acido ialuronico reticolato conferisce al prodotto proprietà lenitive, lubrificanti e riparatrici; inoltre, dona sollievo in caso di stanchezza o irritazione oculare determinata da agenti esterni quali fumo, vento, esposizione solare ma anche dopo ore trascorse davanti dispositivi elettronici.

Innovativo anche il collirio della  linea Optrex indicato per occhi secchi, irritanti e stanchi. Grazie alla sua composizione in gel è indicato da utilizzare di notte, poiché, mentre dormi, il prodotto idrata e ripara gli occhi.

Orzaiolo e Calazio sono patologie oculari che colpiscono, invece, la parte esterna dell’occhio. Nello specifico, si tratta di disturbi antiestetici che, seppur di natura temporanea, creano dolore e fastidio. Potrebbero risultare simili, ma non vanno confusi tra loro.

L'Orzaiolo rappresenta un'infiammazione acuta delle ghiandole sebacee poste all’interno della  palpebra, causata da un'infezione batterica da Stafilococco Aureus.

Questo si individua per il rigonfiamento dolente e arrossato all’interno o alla base delle ciglia, a volte con la comparsa di un puntino bianco che indica presenza di pus. Si presenta come un nodulo, delle dimensioni di un chicco d’orzo, da cui deriverebbe il nome. La lacrimazione può essere più intensa della norma e ci può essere sensazione di corpo estraneo nell’occhio.

Questo disturbo oculare interessa individui di tutte le età, anche pediatrica.

Generalmente la rottura spontanea del gonfiore, con la conseguente fuoriuscita del pus, allevia i sintomi fino al suo spontaneo riassorbimento.

In caso contrario, si consiglia un preparato a base di acido borico in soluzione per uso oftalmico, la cui azione antinfettiva lo rende adatto in caso di orzaiolo.

Se un orzaiolo evolve fino a occludere la ghiandola del Meibomio si parla di calazio.

Il Calazio è una cisti granulosa, definita anche lipogranuloma, che può formarsi all’interno della palpebra a causa di un processo infiammatorio cronico delle ghiandole responsabili della produzione lipidica delle lacrime.

 Il calazio si manifesta con la presenza di un nodulo duro alla palpazione all’interno o sul bordo della palpebra; generalmente la sua dimensione aumenta, partendo da un piccolo punto biancastro, quasi invisibile, fino a diventare una cisti più grande, quasi come una nocciolina.

I sintomi caratteristici del calazio sono prurito, arrossamento, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, fotofobia e, nella maggior parte dei casi, lacrimazione.

Come per l’orzaiolo, quando viene espulso il pus, il calazio guarisce spontaneamente.

Per evitare l’insorgenza è consigliato seguire una sana alimentazione (il più delle volte, seguire un corretto regime alimentare può aiutarci a risolvere questo fastidioso disturbo) ed effettuare una buona igiene della palpebra, in questo caso possono venirci in aiuto le salviette oftalmiche monouso Tonimer Eyes, perfette per l'igiene quotidiana dell'area perioculare.

Ottimo coadiuvante nella cura dell’orzaiolo esterno o interno potrebbe essere Recugel gel oculare. L’applicazione di questo gel dona rapido sollievo riducendo la sintomatologia dolorosa e prevenendo il rischio di complicanze, oltre che accelerare il naturale processo di riepitelizzazione.

Chiedete il rimedio più adatto al vostro disturbo oculare, i nostri farmacisti sapranno consigliarvi al meglio.

 Farmattiva: sempre vicina alla vostra salute.